Cos’è la scienza della complessità?

Non esiste una risposta precisa e unanime a questa domanda.
Anche in ambito accademico esistono definizioni e visioni diverse della “complessità”.
In fisica, tuttavia, il termine ha assunto un significato via via più preciso, almeno a partire dagli ultimi 30 anni.

In questa sezione del sito dell’Istituto dei Sistemi Complessi, offriamo una serie di brevi testi, in italiano, nel tentativo di dare un’idea di cosa si intenda per “sistema complesso”
nella fisica contemporanea.Senza avere l’ambizione di essere completi o esaustivi, tentiamo comunque di contribuire alla divulgazione di temi di ricerca attuale, cercando di rispondere alle esigenze di studenti e professori delle scuole superiori. Allo stesso tempo, speriamo di soddisfare la curiosità di chi vuole avvicinarsi a questi argomenti di non facile approfondimento attraverso le fonti bibliografiche tradizionali.

I contributi presentati sono piuttosto indipendenti gli uni dagli altri. Possono risultare non omogenei per stile e difficoltà di comprensione, ma la lettura in generale non presuppone conoscenze matematiche specifiche. Suggeriamo di partire dalla pagina La scienza della complessità, che è una sorta di introduzione dove si presenta i temi trattati.

Tutti i commenti o critiche indirizzati a iscdidattica@gmail.com sono
benvenuti. Speriamo ci aiutino ad indirizzare lo sviluppo futuro di questo lavoro in corso.

Chi ha contribuito

Hanno contribuito alla sezione divulgativa del sito web dell’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR (ISC-CNR) i seguenti ricercatori: Andrea Baldassarri (Transizioni di fase), Andrea Cavagna (Comportamenti collettivi), Francesca Colaiori (Reti), Giovanni Giacomelli (Ottica), Irene Giardina (Comportamenti collettivi), Nicoletta Gnan (Materia soffice), Andrea Gnoli (Materiali granulari), Thomas Kreuz (Neuroscienze), Stefano Luccioli (Neuroscienze), Marco Montuori (Astrofisica), Maria Gloria Pini (Magnetismo), Paolo Politi (Formazione di strutture), Andrea Puglisi (Materiali granulari), Emanuela Zaccarelli (Materia soffice). L’Introduzione e la supervisione sono a cura di Andrea Baldassarri e Paolo Politi.
Sono tutti ricercatori ISC-CNR tranne Irene Giardina, che è professoressa alla Università de La Sapienza.